Medico Dietologo
Michele Pizzinini
Specialista in Scienza dell’alimentazione
Specialista in Diabetologia e malattie del ricambio
“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute.”
Ippocrate (460-377 a.c.)
Di cosa mi occupo
Obesità e sovrappeso
Quasi la metà della popolazione italiana è in sovrappeso e di questi, quasi 6 milioni di italiani sono “ammalati” di obesità. Tutte le popolazioni nel mondo stanno ingrassando sempre di più, e l’obesità è oggi considerata la malattia più difficile da curare.
Diabete
Il numero dei diabetici nel mondo in 30 anni si è quadruplicato. Secondo i dati pubblicati nel 2017 dalla World Diabetes Federation nel mondo ci sono 425 milioni le persone che vivono con il diabete e quasi altrettanti non sanno di averlo. Anche l’Italia non è sfuggita a questa pandemia e il numero dei diabetici in 30 anni è più che raddoppiato. Cardini della terapia del diabete sono la dieta, l’attività fisica e solo quando queste non sono sufficienti si interviene con i farmaci.
Dislipidemie
Il colesterolo, che è alla base dell’aterosclerosi, è tanto importante che l’organismo ne produce il 90 % del fabbisogno giornaliero a partire da ciò che mangiamo. I trigliceridi li produce il fegato quando mangiamo troppo e male. È intuitivo che se vogliamo ridurre la produzione di queste due molecole dobbiamo intervenire sul nostro comportamento alimentare.
Sindrome metabolica
Sindrome vuol dire insieme di sintomi e l’associazione di: aumento della circonferenza in vita per l’eccessiva presenza di grasso addominale, ipertensione, trigliceridi alti, colesterolo Hdl basso e lieve aumento della glicemia caratterizzano la sindrome metabolica. Spesso questa sindrome si associa a steatosi (fegato grasso), apnee notturne e aumento dell’acido urico nel sangue. Talvolta per curare tale sindrome si deve ricorrere all’uso di più farmaci, ma alimentazione corretta e vita attiva sono gli elementi fondamentali della terapia.
Allergie e intolleranze alimentari
Oggi circa il 25 % della popolazione dichiara di soffrire di allergie e intolleranze alimentari. Spesso le allergie alimentari partono nel primo anno di vita con una dermatite atopica, a 2-3 anni i bambini hanno problemi di catarro, otiti, bronchiti, raffreddori - e per curare queste condizioni si fa largo uso di antibiotici, e a 12-15 anni ci troviamo ragazzi con problemi di asma. Sempre più oggi si parla di una “marcia allergica” che unisce questo percorso dai primi giorni di vita fino alla pubertà. Per arrestare questa marcia, intervenire correggendo le abitudini alimentari è indispensabile. Prima si incomincia e tanto meglio è.
Problemi gastrointestinali
Reflusso gastroesofageo, gastrite, sindrome del colon irritabile, stipsi, diarrea, dolori addominali, sono sintomi accusati da quasi il 50 % della popolazione, tanto che gastroprotettori, lassativi, integratori, probiotici, ecc. sono di uso quotidiano. Ma se non si interviene sul cibo che infiamma e che irrita l’apparato digerente, il problema si nasconde ma non si risolve. Una correzione delle abitudini alimentari è indispensabile per guarire definitivamente da queste condizioni.
Gravidanza e primi 1000 giorni di vita
Nella donna in gravidanza, prevenire un aumento di peso eccessivo, il diabete gestazionale e la gestosi sono tutte situazioni che richiedono una corretta alimentazione sia qualitativa che quantitativa. Ma la buona salute della donna, prima e durante la gravidanza è fondamentale per la salute del nascituro. Oggi sappiamo che i primi 1000 giorni di vita, a partire dal concepimento: 270 giorni di gestazione più i primi 2 anni di vita (270+365+365 giorni = 1000 giorni) sono fondamentali anche per il destino metabolico del nascituro.
Medicina di genere
Ovaio policistico, endometriosi, sterilità, ma anche acne, disturbi digestivi, osteoporosi, malattie autoimmuni, ecc. sono tutte condizioni che interessano maggiormente il sesso femminile. Un intervento alimentare corretto è spesso indispensabile per alleviarne sintomi e conseguenze.
Disturbi del comportamento alimentare
Più della metà degli italiani si è messo a dieta nel corso della sua vita. Ma da anni ormai sappiamo che i risultati a distanza di 3 anni sono che: l’80% ha recuperato i chili persi, il 15 % ha peggiorato il peso iniziale e purtroppo il 2-3 % è caduto in un disturbo del comportamento alimentare. La stragrande maggioranza dei casi di anoressia e bulimia sono una conseguenza di una forte restrizione calorica. Ed è dalla rieducazione del comportamento alimentare che è indispensabile ripartire per evitare che tali patologie si cronicizzino.
Alimentazione per lo sportivo
Mangiare per vincere. Sono soprattutto gli atleti che conoscono l’importanza di un’alimentazione corretta per una prestazione fisica di alto livello. Il carburante giusto, nelle giuste proporzioni, ma anche una giusta supplementazione di vitamine, sali minerali e di altri integratori per una carburazione del motore ottimale di una macchina che deve essere anche protetta, perché altrimenti lo sport, può anche logorare l’organismo.
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23 Marzo 2023
E' un medico competente. Comprende perfettamente cosa passa nella testa di un obeso.Spiega in maniera razionale e comprensibile il funzionamento del corpo del perchè si ingrassa e perchè si dimagrisce. Soprattutto tratta l'obesità come una malattia cercando di prescrivere diete che non dipendano soltanto dalla motivazione, ma da abitudini alimentari durature senza rinunciare alla soddisfazione di mangiare.
9 Giugno 2021